Sabato 11 Luglio alle ore 21:00, presso il “Pala Acel”, Palezzetto dello Sport di Barzio (LC)

La serata verterà principalmente sulle ricerche speleo-subacquee fatte in 30 anni di attività sistematica nei meandri della Bobbia con i suoi grandi saloni e i difficili sifoni, che hanno portato gli esploratori nel cuore della montagna
Inoltre sarà proiettata una sintesi di 23 anni di esplorazioni e ricerche effettuate in numerose parti del mondo dalla nostra associazione, dalle esplorazioni subacquee endoglaciali in ambienti artici, alle foreste dell’Amazzonia, passando dalle grotte più profonde del mondo in quarzite al deserto di Atacama sino ai laghi vulcanici sulle Ande.
Seguiranno le esplorazioni dei tunnel delle piramidi di Akapana e i rilievi delle necropoli preincaiche ubicate nelle barriere coralline fossili degli altopiani andini.
Ed inoltre, le ricognizioni in elicottero sui Tepuy brasiliani, le topografie dei templi sommersi scoperti nel lago Titicaca, l’Antartide e i ghiacciai patagonici, in un contesto d’immagini e suoni che ci accompagneranno in un percorso straordinario.
L’ingresso sarà ad offerta libera e l’incasso sarà devoluto al Nepal.

L’ Akakor Geographical Exploring durante la spedizione “Wiphala 2015” fatta in agosto, ha ripreso per la prima volta al mondo dall’alto, grazie all’ausilio di droni, il bellissimo e misterioso complesso archeologico di Tiwanaku (o Tiahuanaco) in Bolivia.
Il video mostra posti di questo “ombelico del mondo culturale” come il Kalasasaya, con i famosi monumenti della “Porta del Sole” e del “Fraile”, riprende la misteriosa “Piramide di Akapana”, percorsa da tunnel esplorati da Akakor nel 2008, il Tempietto sotterraneo, con i suoi muri pieni di teste in pietra che raffigurano popoli caucasici.



L’Akakor Geographical Exploring ha ripreso dall’alto per la prima volta, grazie all’ausilio di droni, il bellissimo e misterioso compelesso archeologico di Puma Punku (o Puma Punko),
nel sito di Tiahuanaco (Tiwanaku / Bolivia). In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. 
La straordinaria raffinatezza tecnologica del suo sistema costruttivo modulare rimane uno dei misteri invelati del nostro passato, fino a far ipotizzare a qualcuno un intervento non terrestre.
Posizionate sull’altopiano andino ad un’altezza di 4 mila metri, alcuni stimano che quelle di Puma Punku siano tra le rovine più antiche delle Terra.
Puma Punku è parte del più ampio complesso monumentale di Tiwanaku, un il sito archeologico nei pressi della sponda sud-orientale del lago Titicaca e approssimativamente 72 km a ovest di La Paz
Nelle leggende dei locali, si racconta che il vicino tempio di Tiwanakusia stato costruito per commemorare l’arrivo a Puma Punku degli dei venuti dal cielo.
Il mistero impenetrabile di Puma Punku si trova nella precisione e nella complessità delle strutture che pervadono la rovina: porte finemente intagliate e blocchi di pietra pesanti fino a 130 tonnellate perfettamente levigati, senza la minima traccia di segni di scalpello.
Ma ciò che più lascia perplessi archeologi e ingegneri è la presenza di misteriosi moduli in pietra a forma di “H”, tutti della stessa dimensione. L’impressione che si ha è quella di produzione in serie, come se si fosse utilizzato uno stampo.
 


Il 16 aprile 2015 un grande  amico di Akakor, purtroppo ci ha lasciato.
Juan Leon era il direttore esecutivo della Associazione Uffici Stampa di Bolivia.
Difensore della libertà di stampa fu esule in Uruguay durante la dittatura militare di Hugo Banzer (1971-1978).
Al ritorno in patria era diventato responsabile di Entel, la compagnia telefonica boliviana e in questa veste era divenuto una delle persone più care ad Akakor.
Negli anno si era instaurata una amicizia che andava al di là delle spedizioni, e per questo ci mancherà molto.

Dopo le esperienze esplorative degli anni 95 – 97 lo staff Akakor ha valutato l’ipotesi di effettuare una ricognizione alle isole Canarie e precisamente nell’area geografica circostante il Vulcano Teide Scopo della ricognizione è quello di valutare le condizioni (potenziale – logistica- appoggi) per poter organizzare una spedizione speleologica di carattere Internazionale in 

collaborazione con la Federazione Spagnola di Speleologia. L’interesse è indirizzato alle possibili esplorazioni speleo e speleosubacquee dei condotti lavici nell’area del Teide, ricca di reticoli sotterranei collegati a sistemi ipogei allagati e drenanti con possibili collegamenti diretti con il mare .
Nella settimana di lavoro effettuata (20-27 dicembre 2014), siamo stati affiancati da un gruppo di speleologi Asturiani, che ci hanno aiutato sia negli aspetti operativi (terrestri e subacquei).