Si è conclusa la prima parte della pre-spedizione “Chapada 2015”, atta a vagliare il potenziale ipogeo della regione di Chapada Diamantina, sita nello stato di Bahia, Brasile.

Il termine diamantina sta ad indicare l’importanza che la regione ha avuto nell’attività di estrazione dei diamanti, i quali venivano estratti dai conglomerati.
Dai dati, ricerche e foto prodotte fino ad ora, la zona presenta importanti sistemi geologici, con sessioni stratigrafiche che enunciano una forte tendenza di grotte e cavità.
Alcuni complessi, seppur già esplorati da altre spedizioni – francesi e brasiliane – mostrano possibilità di continuazione con alto indice di sviluppo. Al loro interno sono stati rilevati speleo temi di rara bellezza: stalattiti, stalagmiti, eccentriche e numerosissimi cristalli di aragonite.
Le grotte sono generalmente asciutte, con temperatura fra i 22-24 gradi e diventano allagate quando raggiungono il livello freatico.
Le loro dimensioni sono imponenti con saloni fossili, sui quali si vedono i passaggi degli antichi livelli di scorrimento.

Il mese di agosto 2015 vedrà il team Akakor impegnato in Brasile in 2 pre-spedizioni, atte a misurare e vagliare i potenziali speleo-archeologici.

Chapada 2015
Chapada Diamantina, nel cuore dello Stato di Bahia, è una delle più incredibili attrazioni naturali dell’intero paese, con formazioni rocciose d’impareggiabile bellezza, scolpite dall’azione del tempo milioni di anni fa.
Lle catene di montagne garantiscono panorami incredibili in tutta la regione e la vegetazione di montagna decora lo scenario di bromelie, orchidee e sempreverdi, specie tipiche del bioclima della Caatinga.
Nel territorio si trovano moltissime grotte, scavate dai fiumi, come la “Grotta del Lapão”, tra le più grandi del paese e la famosa “Poço azul”.
Zona molto interessante è la Serra das Paridas, uno dei più grandi complessi archeologici dello Stato di Bahia. La Serra riunisce pitture rupestri molto simili a quelle che l’Akakor ha studiato in Bolivia.

Amazzonia, Brasile/Venezuela 2015
  I tepuy brasiliani sono stati già oggetto di studio ed esplorazione da parte di Akakor, e il record con “l’abisso Guy Collet” ne è stato l’apice.
Questa pre-spedizione verterà su una serie di ricognizioni a cavallo tra Brasile e Venezuela, luoghi ancora poco conosciuti ma con potenzialità enormi.

 

 

Il main sponsor di queste 2 pre-spedizioni è la Team’s Solution di Abbadia Lariana (LC)

Sabato 11 Luglio alle ore 21:00, presso il “Pala Acel”, Palezzetto dello Sport di Barzio (LC)

La serata verterà principalmente sulle ricerche speleo-subacquee fatte in 30 anni di attività sistematica nei meandri della Bobbia con i suoi grandi saloni e i difficili sifoni, che hanno portato gli esploratori nel cuore della montagna
Inoltre sarà proiettata una sintesi di 23 anni di esplorazioni e ricerche effettuate in numerose parti del mondo dalla nostra associazione, dalle esplorazioni subacquee endoglaciali in ambienti artici, alle foreste dell’Amazzonia, passando dalle grotte più profonde del mondo in quarzite al deserto di Atacama sino ai laghi vulcanici sulle Ande.
Seguiranno le esplorazioni dei tunnel delle piramidi di Akapana e i rilievi delle necropoli preincaiche ubicate nelle barriere coralline fossili degli altopiani andini.
Ed inoltre, le ricognizioni in elicottero sui Tepuy brasiliani, le topografie dei templi sommersi scoperti nel lago Titicaca, l’Antartide e i ghiacciai patagonici, in un contesto d’immagini e suoni che ci accompagneranno in un percorso straordinario.
L’ingresso sarà ad offerta libera e l’incasso sarà devoluto al Nepal.

L’ Akakor Geographical Exploring durante la spedizione “Wiphala 2015” fatta in agosto, ha ripreso per la prima volta al mondo dall’alto, grazie all’ausilio di droni, il bellissimo e misterioso complesso archeologico di Tiwanaku (o Tiahuanaco) in Bolivia.
Il video mostra posti di questo “ombelico del mondo culturale” come il Kalasasaya, con i famosi monumenti della “Porta del Sole” e del “Fraile”, riprende la misteriosa “Piramide di Akapana”, percorsa da tunnel esplorati da Akakor nel 2008, il Tempietto sotterraneo, con i suoi muri pieni di teste in pietra che raffigurano popoli caucasici.



L’Akakor Geographical Exploring ha ripreso dall’alto per la prima volta, grazie all’ausilio di droni, il bellissimo e misterioso compelesso archeologico di Puma Punku (o Puma Punko),
nel sito di Tiahuanaco (Tiwanaku / Bolivia). In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. 
La straordinaria raffinatezza tecnologica del suo sistema costruttivo modulare rimane uno dei misteri invelati del nostro passato, fino a far ipotizzare a qualcuno un intervento non terrestre.
Posizionate sull’altopiano andino ad un’altezza di 4 mila metri, alcuni stimano che quelle di Puma Punku siano tra le rovine più antiche delle Terra.
Puma Punku è parte del più ampio complesso monumentale di Tiwanaku, un il sito archeologico nei pressi della sponda sud-orientale del lago Titicaca e approssimativamente 72 km a ovest di La Paz
Nelle leggende dei locali, si racconta che il vicino tempio di Tiwanakusia stato costruito per commemorare l’arrivo a Puma Punku degli dei venuti dal cielo.
Il mistero impenetrabile di Puma Punku si trova nella precisione e nella complessità delle strutture che pervadono la rovina: porte finemente intagliate e blocchi di pietra pesanti fino a 130 tonnellate perfettamente levigati, senza la minima traccia di segni di scalpello.
Ma ciò che più lascia perplessi archeologi e ingegneri è la presenza di misteriosi moduli in pietra a forma di “H”, tutti della stessa dimensione. L’impressione che si ha è quella di produzione in serie, come se si fosse utilizzato uno stampo.