Orizzonti Patagonici 2016

Orizzonti Patagonici 2016

Patagonia, Cile/Argentina, dicembre 2015

Spedizione Orizzonti Patagonici 2016: Sfidare il Ghiaccio Eterno

Il team AKAKOR GEOGRAPHICAL EXPLORING, composto da Lorenzo Epis, Claudia Sandrini, Giovanni Confente e Alessandro Anghileri si è lanciato in un’ardua ricognizione nei regni più selvaggi del Sud America, tra venti furiosi e ghiacciai maestosi, per svelare i segreti dell’esplorazione endoglaciale.

Dopo aver padroneggiato i ghiacciai di Islanda (Vatnajökull) e Italia (Forni), la sfida successiva era l’apice della glaciologia: la Patagonia.
La missione del 2016 mirava a valutare la fattibilità di una spedizione endoglaciale completa, un’immersione nelle viscere dei giganti di ghiaccio.

  • Tre Settimane contro la Furia del Clima

La ricognizione, durata tre settimane, è stata un vero e proprio scontro con l’ambiente patagonico.
Venti fortissimi e piogge incessanti hanno messo a dura prova il team, costringendo a rivedere i piani esplorativi.
Questa è la Patagonia, dove l’avventura si guadagna con tenacia.

Il percorso è stato un pellegrinaggio tra le icone del ghiaccio:

  1. Argentina: Ricognizione iniziale sui colossi Perito Moreno, Viedma e sul vasto Hielo Patagónico Sur (Campo di Ghiaccio Patagonico Sud).
    La fase si è concentrata sulla logistica: trasporto, supporto locale e identificazione dei potenziali “obiettivi” endoglaciali.
  2. Il Ghiacciaio Upsala: Un trasferimento cruciale per valutare la morfologia e il potenziale esplorativo di questo maestoso gigante.
  3. Cile, Torres del Paine: Una settimana intensa di esplorazione attorno al Ghiacciaio Grey, il focus scientifico della missione.

 

  • La Scienza dei “Mulini” Sott’acqua

È stato all’interno delle numerose cavità endoglaciali—i “mulini glaciali” (o moulins)—che la missione ha raggiunto il suo apice scientifico.
I risultati tracciano un quadro sorprendente, che connette l’idrologia del ghiacciaio al mondo del carsismo:

  • Inghiottitoi di Ghiaccio: I mulini glaciali, le “fauci” verticali che inghiottono l’acqua superficiale, si formano in aree pianeggianti e poco crepacciate. Le loro forme sono del tutto analoghe a quelle degli inghiottitoi carsici nella roccia!
  • Fiumi a 150 Metri di Profondità: Le acque non si fermano. I dati mostrano che i fiumi glaciali fluiscono attraverso una vasta rete di condotte “ad albero” a profondità che variano tra i 100 e i 150 metri, galleggiando su falde idriche interne.
  • Il Collasso Invernale: Le osservazioni e i modelli numerici concordano: quando l’acqua superficiale smette di alimentarle in inverno, queste gallerie tendono a collassare a profondità superiori ai 50-60 metri. La sola cosa che impedisce una chiusura totale è la pressione dell’acqua rimasta intrappolata, un fragile equilibrio di forze naturali.

 

  • Il Futuro Nascosto nel Ghiaccio

La spedizione Orizzonti Patagonici ha aperto un nuovo, affascinante fronte della glaciologia.
Sebbene i dati raccolti siano dal punto di vista esplorativo entusiasmanti, il team riconosce che le difficoltà logistiche e i limiti di mezzi economici e tecnici hanno impedito una piena soddisfazione scientifica.

  • La Sfida Finale

È ora indispensabile portare avanti l’analisi per creare modelli affidabili della struttura interna dei ghiacciai.
Per questo, il team AKAKOR sta cercando attivamente di concretizzare partnership strategiche con università e gruppi speleologici locali, trasformando le prime, difficili ricognizioni in una serie di spedizioni esplorative che possano finalmente mappare il segreto fluido e dinamico che si cela nel cuore dei ghiacciai patagonici.