L’Akakor Geographical Exploring ha ripreso dall’alto per la prima volta, grazie all’ausilio di droni, il bellissimo e misterioso compelesso archeologico di Puma Punku (o Puma Punko),
nel sito di Tiahuanaco (Tiwanaku / Bolivia). In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. 
La straordinaria raffinatezza tecnologica del suo sistema costruttivo modulare rimane uno dei misteri invelati del nostro passato, fino a far ipotizzare a qualcuno un intervento non terrestre.
Posizionate sull’altopiano andino ad un’altezza di 4 mila metri, alcuni stimano che quelle di Puma Punku siano tra le rovine più antiche delle Terra.
Puma Punku è parte del più ampio complesso monumentale di Tiwanaku, un il sito archeologico nei pressi della sponda sud-orientale del lago Titicaca e approssimativamente 72 km a ovest di La Paz
Nelle leggende dei locali, si racconta che il vicino tempio di Tiwanakusia stato costruito per commemorare l’arrivo a Puma Punku degli dei venuti dal cielo.
Il mistero impenetrabile di Puma Punku si trova nella precisione e nella complessità delle strutture che pervadono la rovina: porte finemente intagliate e blocchi di pietra pesanti fino a 130 tonnellate perfettamente levigati, senza la minima traccia di segni di scalpello.
Ma ciò che più lascia perplessi archeologi e ingegneri è la presenza di misteriosi moduli in pietra a forma di “H”, tutti della stessa dimensione. L’impressione che si ha è quella di produzione in serie, come se si fosse utilizzato uno stampo.
 


Il 16 aprile 2015 un grande  amico di Akakor, purtroppo ci ha lasciato.
Juan Leon era il direttore esecutivo della Associazione Uffici Stampa di Bolivia.
Difensore della libertà di stampa fu esule in Uruguay durante la dittatura militare di Hugo Banzer (1971-1978).
Al ritorno in patria era diventato responsabile di Entel, la compagnia telefonica boliviana e in questa veste era divenuto una delle persone più care ad Akakor.
Negli anno si era instaurata una amicizia che andava al di là delle spedizioni, e per questo ci mancherà molto.

Dopo le esperienze esplorative degli anni 95 – 97 lo staff Akakor ha valutato l’ipotesi di effettuare una ricognizione alle isole Canarie e precisamente nell’area geografica circostante il Vulcano Teide Scopo della ricognizione è quello di valutare le condizioni (potenziale – logistica- appoggi) per poter organizzare una spedizione speleologica di carattere Internazionale in 

collaborazione con la Federazione Spagnola di Speleologia. L’interesse è indirizzato alle possibili esplorazioni speleo e speleosubacquee dei condotti lavici nell’area del Teide, ricca di reticoli sotterranei collegati a sistemi ipogei allagati e drenanti con possibili collegamenti diretti con il mare .
Nella settimana di lavoro effettuata (20-27 dicembre 2014), siamo stati affiancati da un gruppo di speleologi Asturiani, che ci hanno aiutato sia negli aspetti operativi (terrestri e subacquei).

a spedizione in terra boliviana, volge a termine. Oggi partiamo da Torotoro e dopo una tappa a Cochabamba si va verso Santa Cruz, dove venerdì il nostro aereo ci aspetta per portarci al caldo del Brasile.
Tutti gli obbiettivi sono stati partati a termine: dalle riprese aeree, all’immersione sul Licancabur, dalla visita all’Ambasciata al fatto che nessuno si è fatto male (tranne i normali raffreddori)

Il 15 agosto, in ritorno dalla REA, tra paesaggi affascinanti e animali locali,

 

siamo giunti alla mistica “città di pietra”, un agglomerato di rocce erose dalle intemperie, con forme strane

Sempre sulla strana, si trova “il Deserto di Dalì” luogo che richiama i famosi quadri del grande maestro

18, dopo una tappa a Cochabamba, siamo andanti a Torotoro, luogo di molte esplorazioni dell’ Akakor, dove il canyon del Vergel è stato il principale attore.

.. e finalmente una foto di gruppo

 

 

E’ terminata la seconda fase della spedizione ufficiale WHIPALA 2014, con l’appoggio del Ministero degli Esteri boliviano, l’Ambasciata d’Italia a La Paz, della Fuerza Naval di Bolivia, Scubasul (Curitiba, Brasile), Diving College (San Paolo, Brasile). Sono stati portati a termine tutti gli obiettivi preposti:

Il giorno 10 agosto, il paesaggio fantastico del Salar di Uyuni, con le sue distese illimitate, i cactus millenari e il cielo azzurro.

giorno 11 di agosto, le tombe incaiche di San Juan del Rosario, costruite all’interno di cumuli di corallo fossile, testimonianza di epoche passate.

Il 12, Villa Mar con le incredibili pitture rupestri, ricordo di miti ancestrali

Il 13, le Lagune Colorate di Avaroa, testimonianze dell’attività vulcanica della regione

Il giorno 14 agosto, la spedizione ha raggiunto l’apice con l’impresa di Lorenzo Epis, il quale ha fatto l’immersione più alta al mondo, all’interno della laguna sita sulla sommità del vulcano Licancabur (5900 metri sul livello del mare)

GRANDE LORENZO E GRANDE AKAKOR