Viracocha 2007

Sessanta giorni e sessanta notti di pioggia incessante: questo il castigo che gli dei hanno dato agli uomini per la loro superbia e cupidigia.
Dopo il Diluvio poi dal mare giunse Viracocha, un essere alto, biondo e con una folta barba, che si stabilì nell’isola sul lago Titicaca e plasmò gli uomini d’argilla e vi soffiò dentro la vita, insegnò loro il linguaggio e le scienze, i costumi e li distribuì nel mondo volando da un continente all’altro.

Le cronache spagnole narrano così l’avvento del grande Dio incaico che riportò la vita in sud-america, dopo che il Diluvio sommerse tutto.

Le spedizioni “Viracocha 2007” e “Kon Tiki 2009” continuano il progetto delle precedenti esplorazioni e si focalizzerà su particolari aree, di grande interesse archeologico, nate dall’analisi delle scoperte fatte fino ad ora, dall’utilizzo di sofisticate apparecchiature, dalla visione di carte satellitari e dal racconto di leggende locali.

Le profondità del Lago Titicaca, nascondono le vestigia di un popolo antichissimo, colto, istruito e tecnologicamente avanzato.

Alcuni pongono qui la favolosa Atlantide, mito per eccellenza e leggenda delle leggende, anch’essa distrutta dal diluvio a causa della superbia umana; per altri sarebbe un Popolo Migratore, portatore “del sacro fuoco dell’intelletto agli uomini”, fondatore di altre importanti civiltà.

Questa ipotesi è suffragata dal fatto che in sarcofagi egizi sono state trovate foglie di coca e in tombe incas papiri.

Queste fantastiche ipotesi fanno risaltare quello che la nostra associazione sta cercando da anni e ha scoperto di recente: i resti di un’importantissima civiltà, pre-diluviana risalente a più di 10.000 anni fa.

AKAKOR avrebbe infatti governato sulle terre del sudamerica, lasciando manufatti e costruzioni riscontrabili nelle profondità del Titicaca, sulle alture andine e nella foresta amazzonica.

Il dio dorato, i muri di contenimento, gli acciottolati filmati a più di 70 metri di profondità sul Titicaca sono solo un esempio dell’importanza archeologica del popolo Tiwanacota e del potenziale storico che ha questo luogo. Tra i reperti rinvenuti nella precedente spedizione, Atahualpa 2004, c’è un bellissimo vaso di fattura amazzonica, il quale suffraga la tesi che il mitico popolo pre-colombiano ha migrato e dominato sul tutto il continente sudamericano.

La spedizione di quest’anno avrà lo scopo di verificare molte degli informazioni locali e preparare le basi per la grande spedizione dell’anno prossimo.