Viracocha 2007

L’ENIGMA, LA RICERCA E LE SCOPERTE

Sessanta giorni e sessanta notti di pioggia incessante: questo il castigo che gli dei hanno dato agli uomini per la loro superbia e cupidigia. Dopo il Diluvio poi dal mare giunse Viracocha, un essere alto, biondo e con una folta barba, che si stabilì nell’isola sul lago Titicaca e plasmò gli uomini d’argilla e vi soffiò dentro la vita, insegnò loro il linguaggio e le scienze, i costumi e li distribuì nel mondo volando da un continente all’altro.

Un tesoro perduto nelle Ande
Le antiche cronache spagnole narrano una storia incredibile: dopo il Grande Diluvio, un’antica divinità incaica portò di nuovo la vita in Sud America. La leggenda parla di una civiltà pre-diluviana, tanto avanzata da rivaleggiare con la mitica Atlantide, spazzata via per l’eccessiva superbia umana.
Ma se questo popolo non fosse scomparso del tutto, ma avesse solo migrato, lasciando dietro di sé tracce indelebili?
E se le foglie di coca ritrovate in sarcofagi egizi e i papiri nelle tombe incaiche fossero la prova di una connessione che va oltre l’immaginabile? Queste domande affascinanti sono il motore della nostra ricerca, portata avanti da anni dalla nostra associazione.
Ora, grazie a spedizioni come “Viracocha 2007”, stiamo mettendo insieme i pezzi di questo gigantesco puzzle.

La spedizione e le sue scoperte
Guidati da un team internazionale di sette esperti – archeologi, geologi, subacquei e documentaristi da Italia, Brasile e Bolivia – ci siamo concentrati su aree di straordinario interesse, individuate grazie all’analisi di scoperte passate, sofisticate tecnologie sonar e persino leggende locali.
Le profondità del Lago Titicaca, in particolare, sembrano nascondere i resti di un popolo antico, colto e tecnologicamente avanzato.
Le immersioni hanno svelato un mondo sommerso, dove a più di 70 metri di profondità abbiamo filmato e documentato muri di contenimento e acciottolati, tutti esempi dell’incredibile ingegneria del popolo Tiwanacota.
I nostri ritrovamenti suggeriscono che la loro civiltà, conosciuta come AKAKOR, potrebbe aver governato un tempo tutto il Sud America.
Ma le sorprese non si sono limitate alle profondità del lago.
Durante una missione precedente, “Atahualpa 2004”, abbiamo recuperato un magnifico vaso di fattura amazzonica, che avvalora l’ipotesi di un impero che si estendeva dalle Ande alla giungla.

Il futuro della nostra ricerca
I quindici giorni di spedizione non sono stati solo ricchi di immersioni subacquee, ma anche di mappature meticolose.
I dati raccolti con i sonar e gli scanner di superficie ci hanno permesso di creare una ricostruzione 3D dettagliata dei fondali del lago, aiutandoci a pianificare le posteriori missioni con ancora maggiore precisione.
Inoltre, siamo stati invitati a esplorare il cuore del sito archeologico di Tiwanaku, dove un team specializzato in speleologia ha documentato l’interno di un sistema di tunnel artificiali all’interno della piramide di Akapana.
È stata un’opportunità straordinaria per continuare a svelare i segreti di una civiltà che, con i suoi manufatti e le sue imponenti costruzioni, ha lasciato tracce indelebili non solo nel Lago Titicaca, ma anche nei suoi diversi siti archeologici come Tiwanaku e Puma Punko, ed anche sulle vette andine e nel cuore della foresta amazzonica.